La storia

1933 - Fondazione

Il Collegio Augustinianum è stato fondato nel 1933, per volontà di Padre Agostino Gemelli; in realtà esisteva già un pensionato, sito in via Alessi, istituito nel 1926 e che fu una sorta di antenato del Collegio. La prima sede del Collegio fu quella di Via Necchi 5, oggi sede di dipartimenti e uffici amministrativi, e si divideva in due sezioni, l’Augustinianum propriamente detto per gli studenti laici, e il Ludovicianum, sezione riservata agli studenti che avrebbero dovuto prendere la strada della consacrazione religiosa. Oggi il Ludovicianum è un Collegio autonomo e indipendente, ed è uno dei quattro Collegi in Campus dell’Università Cattolica. La visione alla base della fondazione del Collegio era quella di creare un luogo che offrisse non solo un alloggio ai più meritevoli studenti fuori sede dell’Università Cattolica durante tutto il loro percorso accademico, ma anche una serie di attività formative che potessero essere per loro occasione di crescita umana, culturale e spirituale.

Anni ’40-’50

A causa dei bombardamenti su Milano, nell’agosto del 1943, che distrussero anche parte delle strutture dell’Università, il Collegio fu chiuso fino al 1945. Gli anni successivi furono anni di ricostruzione, in armonia con il contesto nazionale di allora. Proprio in quegli anni il Collegio fu abitato da un gran numero di studenti che avrebbero in seguito occupato ruoli di grande rilievo e prestigio: dalla docenza universitaria alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Si realizzava, così, l’obiettivo di Padre Gemelli, ovvero quello di far sì che il Collegio diventasse luogo di formazione della futura classe dirigente del Paese.

Anni ’60-’70

Sul finire degli anni ‘60 la consueta serenità del Collegio fu turbata dalle contestazioni giovanili del Sessantotto, che per quanto riguarda l’Università Cattolica ebbero la loro origine e la loro elaborazione proprio tra le mura agostine, dove viveva il leader del movimento, Mario Capanna. L’esposizione del Collegio a eventi sociali di tale portata convinsero le autorità accademiche a trasferirne la sede lontano dai chiostri di Largo Gemelli: nel 1972 il Collegio Augustinianum abbandonò la storica sede di Via Necchi 5 per trasferirsi in Via Giovanni da Cermenate, nei pressi della circonvallazione cittadina. La sezione “Ludovicianum” fu soppressa, per ricomparire nelle sue attuali vesti solo diversi anni dopo. Nel 1978 il Collegio fu spostato nuovamente nei locali di Via Osimo 10, nell’estrema periferia sud di Milano.

Anni ’80-’90

L’inconsueta lontananza del Collegio dall’Università mise a dura prova il tradizionale spirito che da sempre aveva animato gli agostini. Gli anni che vanno dal 1972 al 1992 costituiscono un ventennio di crisi, denominato inter nos “gli anni dell’esilio”, ventennio nel quale il Paese stesso versava in situazioni gravose. L’ultimo ed eclatante atto fu l’omicidio di Roberto Ruffilli, senatore della Repubblica nonché ex studente e poi Direttore del Collegio, evento che segna il tramonto di un periodo anomalo: nel 1992, infatti, Adriano Bausola, Rettore dell’Università ed ex agostino, trasferì il Collegio nell’attuale sede di Via Necchi 1, già sede del Collegio Marianum, oggi situato in Via San Vittore. Il Collegio torna così ad abitare nuovamente, con spirito rinnovato e fortificato, le mura e le atmosfere di Largo Gemelli.

Anni ’90-2000

Lungo gli ultimi vent’anni il Collegio vive un periodo di rinnovamenti e sviluppi che lo condurranno al tempo d’oggi. La pandemia di Covid19 mette sicuramente a dura prova, come già altri eventi in passato, la vita del Collegio; da questo deriva però un progresso ulteriore, nel quale da semplice luogo fisico il Collegio si trasforma in luogo anche virtuale, dove il consueto svolgimento delle attività viene adeguato alle nuove esigenze. Ancora di più, oggi, il Collegio si propone come luogo in cui “fare cultura”, luogo di riflessione collettiva sugli avvenimenti del nostro tempo e non solo

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