Un ulteriore passo nel metaverso: gli scenari del lavoro

Il ciclo di approfondimento del Collegio Augustinianum per l’anno accademico 2022-23 sulla tematica del metaverso, iniziato con la prolusione del prof. Giuseppe Riva, direttore di HT Lab, durante l’assemblea degli Agostini Semper dello scorso novembre, è proseguito il 7 marzo con la conferenza “I nuovi scenari del lavoro nel Metaverso”. Essa si inserisce nell’iniziativa promossa da Humane Technology Lab con la collaborazione del Corriere della Sera “I martedì del Metaverso” che prevede per i prossimi mesi due ulteriori incontri che verranno ospitati dalla nostra Università. La proposta si prefigge l’obiettivo di far conoscere a studenti e professionisti del mondo del lavoro le principali potenzialità del metaverso, mondo virtuale strettamente connesso a quello reale.

Il quesito perno dell’incontro, introdotto da Daniele Manca, vicedirettore del Corriere della Sera, è stato quello relativo alla possibilità per l’uomo di controllare il mondo virtuale così come quello reale; la risposta – negativa – ha aperto spazio ad un dialogo tra il professor Riva e i due ospiti dell’evento, il dott. Christian Colonna, Metaverse eXtended Reality Design Lead di Accenture, ed il dott. Ivan Montis, segretario generale di Web3 Alliance, un consorzio che raccoglie le principali aziende che stanno lavorando con il web3 (metaverso, realtà virtuale, intelligenza artificiale).

Una caratteristica del metaverso è di assecondare la tentazione dell’uomo di superare la propria imperfezione mediante la creazione di un avatar, un alter-ego virtuale in grado di replicare l’attività umana in assenza dei vincoli che la caratterizzano. Un esempio, riportato dal prof. Riva, è quello proposto da Instagram con l’introduzione dei filtri, contenuti che proiettano elementi 2d/3d in un ambiente reale consentendo agli utenti di modificare le proprie sembianze secondo i propri desideri. “Tra poco per ognuno di noi sarà possibile avere un gemello digitale. Il rischio è dare a quest’ultimo il compito di realizzare quello che non siamo stati o che non siamo nella nostra vita fisica” ha affermato il prof. Riva.

Il contributo apportato dal Dott. Colonna ha focalizzato l’attenzione sulle opportunità lavorative generate dal metaverso: “Se dovessimo pensare a tutte le professioni che il metaverso ha creato o reinventato, sono davvero tante. Nel metaverso non sei più un utente, sei un partecipante. Entri nel mondo tridimensionale. Perciò tutte quelle professionalità che arrivano dal mondo del cinema e del teatro sono importanti, così come quelle legate alla cura dei luoghi, e quindi gli interior designer che progettano l’architettura per il metaverso”.

Il Dott. Ivan Montis, invece, ha sottolineato che “le lacune su alcuni aspetti infrastrutturali sono ancora evidenti, per esempio le connessioni non sono così veloci come dovrebbero”. Trasversalità di competenze, creatività e resilienza sono però tre risorse fondamentali per accelerare la transizione verso questa nuova realtà, di cui lo stesso Montis ha delineato i confini in ottica lavorativa: “Sicuramente le professioni legate alle dinamiche di processo e alla verifica andranno a scomparire, verranno però esaltati gli aspetti più umani: la capacità creativa e quella di relazione”.

I prossimi appuntamenti del ciclo di incontri avranno luogo il 4 aprile e il 9 maggio, rispettivamente intitolati “Le prospettive della formazione nel Metaverso” e “La comunicazione nel Metaverso”.

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